Pubblichiamo la traduzione del report annuale dei loghi tratto da Logolounge di Bill Gardner.

Inizieremo questa relazione sulle tendenze – decima missiva annuale di LogoLounge – con un richiamo ripetuto ogni anno: Se si sta cercando delle informazioni che indichino il metodo da attuare, non è necessario andare avanti a leggere Inoltre, se si è già sicuri che la reazione nell’osservare tali tendenze è di rifiuto verso ognuna, come fossero novità già superate, si è ugualmente pregati di non proseguire.

Sono tante le cose che si possono imparare da qui, ma l’importante è essere alla ricerca di quella giusta. Dopo un decennio di studio sui loghi in ogni parte del mondo (solo 32.000 per questa relazione) posso dire con assoluta tranquillità che il vero beneficio che si trae da uno studio delle tendenze sul design dei loghi è che esse seguono regolarmente determinate traiettorie. Una volta vista la direzione che una certa moda inizia a prendere, e avendo osservato il suo arco e la velocità, è molto più facile capire quale sia la tappa successiva. Questo deve essere preso solo come un suggerimento. Ognuno, ovviamente, può trovare la propria direzione.

Come Identificare uno Stile

Siccome mi occupo di esaminare i loghi pubblicati sul sito di LogoLounge, affermo che tre distinte categorie iniziano ad delinearsi. La prima e maggiore è ricca di tendenze che hanno già raggiunto la saturazione. Queste possono essere fornite molto bene e danno un buon servizio ai loro clienti. Una qualsiasi di queste sarebbe stata una candidata perfetta per le relazioni sulle tendenze degli anni passati, ma non aiuterebbe la crescita del nostro campo.

Fra i Leader di quest’anno nella categoria dei design utilizzati fino allo sfinimento, si trovano quelli contenenti uccelli, dinosauri, mostri, persone come alberi, flip book transparenti (in pratica, girevoli o una serie di pagine trasparenti di qualsiasi tipo), fiori di loto trasparenti, frutta, e col motivo ad X (quest’ultimo gruppo, in cui due frecce o linee incrociate formano quattro quadranti, ognuno contenente parole o icone, è stato talmente ripetuto che i designer stessi hanno iniziato a crearne delle parodie).

Un’altra categoria si trova dalla parte opposta dell’universo. Qui, si possono notare due o forse tre loghi caratterizzati uno stile in fermento che promette bene. Ma non vi è ancora massa critica a questo proposito, e certamente nessuna garanzia che questi, in qualche modo, possano maturare in qualcosa di più grande.

Alcuni Esempi di loghi dal report di quest’anno

Twixt

Questi contengono delle piccole strane interconnessioni fra i punti che suggeriscono collegamento.

Frantumazione delle Angolature (Angle bombs)

Questi contengono forme geometriche fortemente angolate, molto spesso triangoli, e solitamente sono caotiche e non hanno simmetria, come un’esplosione centrale che da vita ad una deflagrazione di frammenti della figura stessa.

Intreccio di Foglie (Leaf amalgams)

Foglie utilizzate per creare auto, persone, altre foglie, qualsiasi cosa.

Copia (Copy)

Questi design usano parole minuscole come componente grafica, ma le parole non si riescono mai a leggere. E’ una composizione, non un testo.

Penombra (Penumbra)

Fa pensare all’alone di cerchi di luce colorati e a strati, non molto centrati fra loro.

Monolito (Monoliths)

Quadrati o rettangoli visti in prospettiva che sembrano ammucchiarsi.

La terza categoria mostra gli stili sicuri per quest’anno. All’interno di tali gruppi dieci o dodici loghi avranno successo, o come stili completamente nuovi, o perché si sono contraddistinti con successo rispetto alle tendenze già esistente. Una dozzina di loghi possono fungere da piccolo campionamento, ma è proprio il tempo ad aver dimostrato che questo metodo funziona con impressionante precisione. Questi pionieri stanno creando le basi per ciò che sta per arrivare.

Un fatto interessante circa questi stili emergenti: Provengono da un luogo qualunque e da ovunque. Se vogliamo fare un esempio: quando abbiamo iniziato questa relazione, non è stato troppo difficile inquadrare un “look” per Minneapolis. Da quella città potrebbero nascere delle buone idee campione, oppure potrebbero esserci in qualsiasi altro posto degli imitatori che stanno mettendo a punto lo stesso look di base. Questa però non è più la verità: La comunità globale visiva di Internet può far nascere la stessissime idee, che poi si concretizzano simultaneamente in luoghi moto diversi ed anche abbastanza sconnessi fra loro.

Altri spunti per un progetto

Che cos’è?

Si è iniziata a creare una grande confusione a proposito delle profonde differenze fra loghi, favicon (icona del sito posta accanto all’indirizzo web), pulsanti per le app, ed icone. Per esempio, se si mostra alla maggioranza dei consumatori la favicon di Google, questa verrà identificata come il logo di Google. Ciò, però, non è corretto tecnicamente, ma lo è dal punto di vista intuitivo.

Persino i designer non hanno un’idea precisa al riguardo. Oggi più che mai si creano famiglie di icone e simboli per l’utilizzo nelle apparecchiature elettroniche. Bisogna pensare sempre di più a come riuscire ad inserire la forma di un logo/icona/favicon all’interno di un quadrato molto ristretto e dagli angoli arrotondati. Necessariamente il dettaglio viene a perdersi. La Funzionalità diventa la forza motrice.

Ritorno dei classici

Stanno tornando di moda i monogrammi. Le iniziali vengono rifinite e rimescolate. Alcune sono classiche, altre sono contemporanee.

Una possibilità più chiara

Al giorno d’oggi si sta facendo un uso talmente eccessivo della trasparenza nel design dei loghi che, per necessità, anche le scelte dei colori si sono orientate verso quelli più chiari. Il nuovo colore deve essere riconoscibile anche nel punto in cui si mescolano le varie componenti stilistiche: non basta che risulti un semplice miscuglio. A questo proposito, sono stati rivalutati i valori propri del colore.

Anche io

Dribbble ed altri siti portfolio sono ottimi strumenti ma, l’aumento di stili che si assomigliano fra loro, tende ad appiattire (e svalutare) l’illustrazione. Mentre da un parte aumenta l’impegno dei designer per lo stile delle icone, dall’altra essi sono sempre più influenzati dall’illustrazione. In questo modo la saturazione dello stile ha iniziato a riguardare anche il design del logo.

Specchio, specchio

Un avvenimento più positivo dovuto allo stretto collegamento fra design del logo ed illustrazione: Quando emergono degli stili unici in un certo campo, in poco tempo si trasferiscono anche su un altro.

Relazione sulla Tendenza dei loghi del 2012

Nel momento della stesura di quest’articolo, ci sono circa 175.000 loghi nel sito LogoLounge. Ogni stile rappresenta centinaia, se non migliaia di ore spese a pensare e confrontarsi per conto di designer provenienti da tutto il mondo. Ne è la prova del loro impegno il fatto che ora sia possibile creare queste relazioni. Perciò, grazie a tutti i designer che hanno contribuito alle Relazione sulle Tendenze per tutto il decennio scorso.

In marcia verso le tendenze…

Famiglie di icone

I simboli iconografici che hanno un significato universale – proprio come l’uomo stilizzato che attraversa la strada o la donna affissa nei servizi igienici – sono stati per lungo tempo un pilastro del linguaggio grafico. Sono molto utili grazie alla loro immediatezza. Sia le icone sia i loghi vengono usati come una soluzione grafica ridotta alla sua essenza primaria per trasmettere un messaggio, ma c’è sempre stata una linea sottile fra essi, dato che le icone sono volutamente anonime, mentre i loghi non potrebbero essere ancor più personalizzati (o dovrebbero, al massino) (could not be more personalized (or should be, at least)).

Ma, proprio come i simboli, le icone sono talmente diffuse che la probabilità di una loro eventuale transizione dalla funzione di indicatrici a quello di rappresentazione delle aziende, sarebbe naturale. La domanda è: Quando si invia un messaggio, com’è possibile trasmettere il proprio stato d’animo reale utilizzando semplicemente un’icona, mentre in realtà esso è molto più grande?

La soluzione: Fondere più icone insieme attraverso un collegamento invisibile. Unire più messaggi in una singola unità dimostra semplicità e chiarezza d’immagine, ma indica anche la profondità di un concetto. Ciò è possibile nello stesso modo in cui si può esprimere un concetto collegando varie parole all’interno di una frase, e proprio con tale tecnica infatti, i designer usano le icone come se stessero spiegando un rebus nei dettagli. AT&T, ad esempio, utilizza questa tecnica come caposaldo grafico della sua attuale campagna pubblicitaria per Rethink Possible.

 

 

Collegamenti Invisibili

Dimostrare la forza con dati numerici costruendo un logo composto da vari elementi è una formula di vecchia data. Collegare tali elementi fra loro in maniera concatenata e trasparente, è comunque una novità. Il fatto che tali elementi siano uniti o meno attraverso un’associazione circolare o lineare è irrilevante, dato che il concetto è lo stesso: la Diversità rivela un legame comune e crea sinergia a partire da un’unione più forte. Il Colore viene usato per dimostrare la varietà in questi campioni, e la prova del collegamento, è possibile grazie all’alterazione di tonalità nel punto in cui gli elementi si sovrappongono.

Nonostante non ci siano novità nell’uso delle trasparenze, l’uso crescente di questa tecnica ha raggiunto ora una dimensione critica. La luminosità si ottiene prevalentemente usando colori chiari, puliti e dalla pura cromaticità che, alcune volte, creano a loro volta un arcobaleno di colori. Questi stessi colori chiave vengono probabilmente utilizzati con tonalità più scure o desaturate, così da creare poi delle sovrapposizioni dal carattere opaco. E’ difficile non avere una prospettiva ottimista quando ci si trova di fronte a queste soluzioni luminose.

 

 

 Acquerelli

 

Ogni anno, c’è almeno uno stile che fa del suo meglio per riallacciarsi alla creatività umana ed allontanarsi dalla tecnologia. E, che l’obbiettivo venga raggiunto con un pennello rosso in setole di zibellino o con un filtro digitale, l’essenza tattile dell’acquerello si guadagna il suo posto nel lancio dei trend di quest’anno. Più che uno sfondo intessuto, questa tecnica pittorica solitamente definisce il profilo, la forma e contemporaneamente la luminosità del logo. E’ diventato comune in queste soluzioni, ma non obbligatorio, rappresentare l’umidità od una fonte d’acqua.

CooperVision, il terzo maggiore fabbricatore di lenti a contatto al mondo, ha lanciato di recente la sua nuova identità edita da Siegel+Gale. I membri della squadra responsabile per il progetto hanno voluto avvicinare la duplicità della tecnologia all’esperienza tattile ed intima dell’indossare le lenti. Il commento di Howard Belk della Siegel+Gale è stato, “Amiamo l’umanità che riesce a comunicare, la purezza del colore che rende possibile, e come prenda vita negli ambienti digitali ed illuminati.

Patate Fritte

Chiunque abbia mai camminato divorando un pacchetto di patatine Pringles può “identificarsi” in questa forma, meglio conosciuta nel mondo della geometria come parabola iperbolica. Per poter etichettare l’aspetto della sua forma nel mondo delle identità, la chiameremo patatina fritta, nonostante la forma di ciascuna di esse tenda a variare un po’, soprattutto nel caso delle patatine nel sacchetto. Se vengono appiattite, la maggioranza di queste forme potrebbero assomigliare ad un cerchio od un’ellisse, ma con una lieve piega occupano uno spazio tridimensionale unico.

L’alterazione tramite un uso maggiore dell’inclinazione della superficie per definirne la forma diventa un’azione critica per il successo di queste immagini: Se venissero viste semplicemente con un tono piatto, apparirebbero come la spira di torsione del segno di infinito. C’è invece una certa tensione che pervade questi simboli, come se, liberando questa torsione, si permettesse alla forma di distendersi in un cono piatto. La flessibilità e l’elasticità vengono considerate caratteristiche significative. La possibilità di mostrare contemporaneamente entrambi i lati di una forma che altrimenti sarebbe bidimensionale, dà ancora più opportunità concettuali (proprio come un’eccellente giochetto di prestigio).

Anaglifi

Non si sono mai visti due colori congiunti in una serie di direzioni così universale. Un rosso sfalsato ed un turchese in sovraimpressione può scuotere lo spettatore come fosse una serie di vetri in 3D vecchio stile. Questa tecnica è stata sviluppata inizialmente attorno al 1850, da un francese che voleva creare delle immagini stereoscopiche dimensionali. Oggigiorno, le iterazioni moderne di quest’effetto sovrappongono immagini divergenti e rendono visibile l’una o l’altra a seconda del colore delle lenti selezionate per la visualizzazione.

La comunicazione attraverso questi simboli crea una dicotomia di scelta. E’ abbastanza ovvio che non sono necessari dei vetri speciali per raggiungere lo scopo. Questa tecnica comunica allo spettatore che si può scegliere uno dei due, ma non entrambi. Inoltre essi ricordano che la responsabilità della scelta è proprio dello spettatore. Proprio perché questa è una tecnica innovativa ed interattiva, prevede che la reazione necessiti di alcuni millisecondi in più di attenzione per lo spettatore che ne sta cogliendo le possibilità.

 

 

 

Focus Selettivo

Le innovazioni digitali e tecniche di oggi permettono a quasi tutti quelli che posseggono una macchina fotografica oppure le applicazioni e software più basilari, di creare delle immagini d’effetto attraverso distorsioni del campo visivo. Gli strati di nitidezza in un’immagine possono diventare sottili come un foglio insieme a tutto il resto, se modificati dalla distorsione o dalla sfocatura. Persino le figure sullo stesso piano possono essere messe a fuoco distintamente (o meno) secondo il desiderio. Non è una sorpresa vedere che questo effetto venga ripreso nel campo dell’identità del design.

Le sottili qualità di sfocatura di questi loghi possono creare un effetto estasiante, attraverso i leggeri contorni della forma che sembrano svanire dentro la superficie. Questa tecnica dà una leggero tocco di onirico, che impegna lo spettatore a dover rivolgere una seconda occhiata per il semplice bisogno di accertarsi che non stia perdendo la vista. Questa nitidezza contrapposta a quella sfocatura è un perfetto esempio dell’imitazione, operata dall’industria del design, di effetti provenienti da altri settori visivi del mondo commerciale.

 

 

 

 

Tessuto

Certamente questo è tutto tranne che nuovo, e sta diventando sempre più diffuso nell’ultimo anno. Queste sono delle toppe grezze che ricordano il sedile di una sedia in canna venuta da un’altra epoca, o forse anche dei micro scatti di un straordinario tessuto. Viene a crearsi un senso di forza od un legame impenetrabile attraverso l’intreccio di trame e concatenazioni. La natura dell’intreccio di questo processo può indicare anche un’unione inseparabile degli elementi.

Il concetto di prendere componenti separate, farle convergere da direzioni opposte ed amalgamarle insieme per creare una forza più grande, è una delle storie più vecchie nell’identità degli stili. Questo concetto è portato al suo massimo visivo quando i fili che vanno a combinarsi sono un assortimento delle varietà del Technicolor. Stranamente, questa tecnica è ottenuta in un modo piatto e bidimensionale: come se fosse la composizione di un nastro. Non sarà perciò una sorpresa se la sua crescita procederà con l’aggiunta di più strati dimensionali

 

 

 

Avvolte

C’è qualcosa in questi design che fa pensare ad un sostanzioso filetto di manzo legato, pronto per essere arrostito. Fortunatamente esso rimarrà unito una volta cotto, poi le corde verranno rimosse, ma c’è sempre la possibilità che possa aprirsi inaspettatamente appena la legatura venga tagliata.

E’ utile in questi loghi la striscia bianca di definizione situata fra gli elementi, sia come agente connettore che separatore. La casualità delle sue linee sembra generare un semplice tocco di vivacità.

Queste linee, che sembrano circumnavigare la forma, danno l’illusione che gran parte di questi loghi sia tridimensionali, purché i colori o le gradazioni utilizzati siano uniformi. Generalmente, l’equilibrio della disposizione della linea fa si che questa forma rimanga su un piano più alto rispetto al semplice scarabocchio di una bambino.

 

 

 

Germoglio

Il design rivolto alla sostenibilità è un tema perenne, ed i designer continuano a far crescere nuove nicchie – questo nonostante un incombente senso del campo che è stato mietuto a tal punto, da rendere il terreno quasi arido. Questa soluzione si concentra sul momento appena successivo alla semina: quello in cui il seme che è stato piantato apre per la prima volta il suo involucro e si solleva da terra una sottile foglia verde.

Un germoglio è simbolo di inizio di un nuovo ciclo di vita. La forma a spirale di questa crescita è così magnificamente generica: E’ difficile da dire a questo punto se dal seme spunterà un fiore, un albero, una coltura o dell’erbaccia. Semplicemente rappresenta la nascita della natura. E’ un po’ come guardare un uovo che viene crepato e rotto dalla creatura che esso contiene, eppure non essere del tutto sicuri di ciò che sta per uscire. Quell’attimo esatto, si ha la sicura promessa di un nuovo giorno.

 

 

 

Etichetta

Il 2007 ha segnato l’invasione in campo grafico delle etichette rimovibili che ingannano l’occhio. Questi stratagemmi grafici, solitamente chiamati trasgressori, conservano un posto non trascurabile nell’industria dell’imballaggio, e spesso vengono copiati con scritte del tipo “nuovo e testato” o “30% di detergente in più”. In molte occasioni questi disegni, semplici come una sagoma posta su uno sfondo circolare, danno l’impressione di essere un’etichetta con poca adesione. Essendo molto diffuso nelle interfacce internet e nei disegni, allo stesso modo la proliferazione di questi trasgressori ha raggiunto il livello di saturazione prima del 2010.

Il vecchio falso effetto tattile, che ha completamente terminato il suo percorso, è ora reincarnato come una rivelazione. L’effetto viene incluso in identità nate per rivelare o mostrare un valore interiore, o per sottolinearne la peculiarità. L’ombra rappresentata, che mostra la scollatura dell’etichetta, permette di dare un’occhiata immediata di ciò che sta sotto. DC Comics impiega una serie di soluzioni che, una ad una, svelano le vignette rappresentanti un supereroe sempre diverso.

 

 

Sfera intagliata

Immaginiamo che ci venga richiesto di progettare un logo e, come strumenti, ci vengano affidate una perla di legno e una fine point Dremel. Alcuni di questi loghi mi ricordano dei puzzle sferici in avorio creati in Cina. Questa sfera è stata ricavata mediante un’incisione meticolosa, creando una serie di delicate palline simili al pizzo, che poi sono state poste una dentro l’altra.

Questa è l’idea: prendere una sfera con, ovviamente, punti di luce e d’ombra, ed estrarne fuori una buona parte del contenuto per ricavarne un significato in secondo piano. Questo potrebbe avere la forma di una lettera od una forma dimostrativa di un processo, o persino un trattamento a colori sulle nuove superfici per descrivere uno spirito aziendale.

I consumatori hanno già un’idea precisa della sfera e, nonostante il fatto che immaginino o meno che essa voglia trasmettere un’idea di “globale”, o “immanente”, o “preciso”, riescono comunque a capire che il messaggio di identità viene a crearsi grazie a ciò che non c’è, in contrapposizione a quello che è stato aggiunto

 

le Apps

I dispositivi mobili, smartphones e tablet, ed il linguaggio visivo delle applicazioni può sicuramente influenzare il modo di creare l’identità nel prossimo decennio. Ci troviamo in un periodo in cui le differenze fra i loghi, le icone, i simboli, le favicon ed i pulsanti per le app, sono quasi completamente scomparse. Questi elementi sono sempre stati dei “cugini grafici”, ma ciò che si è creato dalla loro fusione è una serie di alterazioni nelle soluzioni, che quindi non corrispondono più ai tipici modelli aziendali. Questi sono dei pulsanti per le app o dei loghi? I designer si sono impegnati a creare delle identità per entità che possono esistere solo nel mondo virtuale. Se un simbolo deve presentarsi prima di tutto su un menu per un dispositivo mobile, bisogna ideare un logo da mettere poi su un pulsante, o è meglio unire le due soluzioni fin dall’inizio? Per un pulsante è obbligatorio usare il gergo visivo brillante e riflettente e, se lo si fa, quell’effetto è parte del logo finale o appare solamente quando il simbolo viene usato a quello scopo? Mi aspetto di vedere che compariranno molti altri di questi loghi per applicazione visualizzabili a dispositivo spento (appearing off-device) in circostante incredibili.

 

 

Motivo a scacchiera

Gli appassionati di queste relazioni vedranno delle somiglianze fra questi loghi e quelli di Bucky o della Pixel di due anni fa. Questo è un perfetto esempio di analisi del progresso di uno stile verso una direzione che dimostra che i designer stanno crescendo e non copiando. Spesso le singole componenti condividono una gamma di colori comune che crea l’effetto di sovrapposizione e trasparenza.

La varietà di fantasie ispirate al mosaico, dalle più complesse a quelle più semplici, è stata creata con un bassissimo numero di elementi. A prescindere dalla loro impressionante bellezza, questi loghi trasmettono un’idea di forza numerica; la combinazione di elementi crea una somma maggiore delle parti. Questi simboli rappresentano una natura scientifica basata sulla matematica e sulla sicurezza data dalla precisione e dall’accuratezza.

 

 

 

Archi in Torsione

Di solito la geometria era semplice quando era composta di soli cerchi, triangoli e quadrati. Potevano esserci anche alcune forme un po’ strane, ma sono sicuro che quelle principali non erano più di una dozzina. Poi è comparsa questa figura, ed è diventata la base grafica del giorno. Assomigliando, per certi aspetti, allo stile della Patata Fritta, può sembrare un rettangolo che è stato ruotato di 90 gradi e curvato allo stesso tempo. Potrebbe essere un maccherone con la lunghezza delle fettuccine.

Senza trasparenza o gradazione, questa è una forma molto stimolante da ricreare graficamente in un mondo bidimensionale. La proliferazione di entrambe le tecniche nel design del logo ha dato vita ad un mondo di modelli interessanti fin dall’inizio da aggiungere ai propri capisaldi del vocabolario grafico. Questi archi si uniscono per creare un movimento circolare, creando un’essenza dinamica di cambiamento. Anche la torsione stessa ci mostra questo cambiamento, come se si stesse girando una nuova pagina.

 

 

Serie Cugine

Nella relazione dell’anno scorso si è notata una diffusione dei loghi in serie. Sebbene essi appartenessero ad uno stesso gruppo, ognuno differiva per stile e contenuto. Quest’anno si trova allo stesso modo una proliferazione, ma con dei cambiamenti riguardanti la superficie o la tecnica usata per tracciare il logo. Ognuno di questi appartiene ancora alla stessa famiglia, ma le variazioni rendono i singoli molto meno fratelli e più cugini.

I cambiamenti applicati per queste serie possono presentare variazioni irrilevanti, oppure far parte di una precisa matrice che aiuti a distinguere o trasmettere delle informazioni specifiche. Qualunque sia il piano o l’idea da creare, un sistema flessibile e che conserva la diversità permette una rapida identificazione, ma si riconosce nella necessità di opporsi all’uguaglianza. Ciò può dare longevità ad un programma ideato per creare equilibrio mentre i consumatori prendono confidenza con esso, eppure cambia col variare dello stile, attraverso modifiche della superficie e tecniche.

 

Chi è Bill Gardner

Bill Gardner è il titolare di Gardner Design e creatore di LogoLounge.com: un sito unico in cui i membri possono postare in tempo reale le loro nuove creazioni di loghi; studiare il lavoro degli altri; cercare nel database per nome del designer, tipo di utente, ed altre caratteristiche; imparare da articoli e news scritte in esclusiva per i logo designer; e molto altro ancora. E’ possibile contattare Bill al suo indirizzo bill@logolounge.com.

Courtesy of Bill Gardner.

Traduzione a cura di Riccardo D’Alessandro ed Emanuele Giovannini