Walt Disney è il più potente brand al mondo, grazie agli adorabili robots R2-D2 e C-3Po, che hanno spinto la società d’intrattenimento al primo posto al seguito del successo al botteghino di “Star Wars VII: Il risveglio della forza”, ha detto Brand Finance.
Da solo, il marchio ideato da George Lucas, vale 10 miliardi di dollari, e Disney, nel 2012 se l’è messo in tasca per 4 miliardi, assieme a tutta la Lucasfilm. Questo dice Brand Finance, che classifica la forza del marchio basandosi su familiarità, lealtà, promozione e investimenti di marketing. Il merito, dice sempre Brand Finance, è soprattutto di Star Wars VII. L’ultima puntata di Star Wars ha polverizzato il record d’incasso ed è infatti stato il film che ha ottenuto 1 miliardo di dollari più veocemente, ed avendo oggi già incassato quasi 2 miliardi di dollari è il film Disney che ha incassato di più in assoluto.
La saga è in grado di mettere in moto un indotto molto elevato proveniente da giocattoli, poster, videogame, tanto da riuscire a generare finora più di 700 milioni di dollari grazie a questi.
Lo scorso anno, Lego aveva strappato la prima posizione a Ferrari soprattutto grazie ritorno di immagine di Lego Movie. Quest’anno l’azienda danese ha dovuto lasciare posto alla Disney a seguito di una multa che le ha fatto rischiare il fallimento. Nella Top 10 dei brand più potenti troviamo anche L’Oreal SA, Nike Inc. e Coca-Cola Co.
Fino a qui abbiamo parlato della forza del marchio, ma Brand Finance distin-gue questa dal valore finanziario del marchio. Qui è un dominio tech.
Dal punto di vista meramente economico infatti Apple è il brand di maggior valore nel-la classifica di Brand Finance con 146 miliardi di dollari, grazie al successo dell’iPhone 6 e dell’iPhone 6S.
Al secondo posto troviamo Google con 94 miliardi di dollari ed in terza posizione ab-biamo Samsung con 83 miliardi. Il brand Samsung ha avuto un incremento del solo 2% e non è quindi riuscito a contrastare l’incremento del 23% di Google.
Amazon è balzato dall’ottavo posto dello scorso anno fino al quarto.
Brand Finance ha mostrato anche una grande ascesa di alcuni marchi cinesi fra cui troviamo l’app messaggistica WeChat (che ha incrementato il suo valore dell’83% arrivando a 6.5 miliardi di euro), la società immobiliare Evergrande Real Estate Group Ltd. che ha più che raddoppiato il valore del proprio marchio e Huawei.
Volkswagen AG è tra i marchi con la peggiore performance dell’anno per via dello scandalo delle emissioni che ha affossato l’azienda. In novembre Brand Finance ha stimato una perdita di 10 miliardi di dollari per il marchio tedesco. Oggi il marchio VW vale 18,9 miliardi di dollari, c’è quindi stato un calo pari a 12 miliardi, che ha portato il marchio tedesco dalla 17° alla 56° posizione.
Complessivamente, i marchi presenti nella “Brand Finance Global 500 2016”, rispetto all’anno precedente, hanno avuto un incremento di valore pari al 6%.
E i marchi italiani?
I marchi italiani presenti in classifica perdono complessivamente il 10% in valore, che corrisponde esattamente alla riduzione del 10% del valore dell’euro dell’ultimo anno nei confronti del dollaro. La forza media dei marchi Italiani è superiore alla media dei marchi presenti in classifica, ma allineata con i paesi con i quali ci confrontiamo normalmente, Cina inclusa.
Ferrari, che nel 2014 era al vertice, resta comunque nel gruppo d’elite potendo vantare il rating Aaa.
A livello economico, i brand tricolori fanno un passo avanti. In testa c’è Generali, il cui marchio supera i 10 miliardi.
Agli 8 marchi italiani già presenti lo scorso anno si aggiunge il marchio Jeep che cresce del 37%.
Molto bene ENI che incrementa anche la forza del proprio marchio.
Il marchio ENEL, anche grazie all’aggregazione con EGP, aumenta il proprio valore economico diventando il terzo brand italiano per valore. Sarà interessante vedere gli sviluppi a 12 mesi di distanza dall’introduzione nel nuovo logo.
Meno bene Telecom Italia, ma anche qui ci sarà da aspettare per capire l’effetto del nuovo logo.
Anche il marchio Gucci brilla meno dello scorso anno: oltre a perdere in valore economico, riduce la propria forza.
Il brand Fiat, perde in valore, ma migliora in termini di forza.
Unicredit perde molto in valore e riduce anche la propria forza.